Quando l’amore diventa una patologia per una dipendenza estrema e per l’ossessivo desiderio di fondersi con l’altro
In amore si sa è bello e gratificante darsi all’altro. Ci sono tuttavia delle situazioni estreme in cui l’amore verso l’altro presenta diverse caratteristiche delle dipendenze in generale. Ognuno di noi è dipendente in qualche misura ma a differenza di una normale e auspicabile relazione amorosa nella dipendenza affettiva, il dipendente dedica completamente tutto se stesso all’altro. La diagnosi di dipendenza affettiva intende descrivere una dipendenza così estrema da essere patologica. I dipendenti affettivi, solitamente donne, nell’amore vedono la risoluzione dei propri problemi e nel partner la figura del salvatore tanto che quest’ultimo diventa lo scopo dell’esistenza. Il desiderio di fondersi con l’altro è così intenso che la temporanea assenza del partner genera un senso di vuoto e solitudine tale da dare la sensazione di non esistere. Secondo il DSM IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, 1999) i criteri diagnostici per il Disturbo Dipendente di Personalità sono riassumibili in una situazione pervasiva ed eccessiva di necessità di essere accuditi, che determina un comportamento sottomesso e dipendente insieme a un timore della separazione, comportando: difficoltà a prendere decisioni quotidiane; difficoltà a esprimere disaccordo verso la persona amata per paura di perdere supporto e approvazione; difficoltà a iniziare progetti o a fare le cose autonomamente.
Tutto ciò comporta per l’amore-dipendente:
Paura di perdere l’amore;
Paura dell’abbandono, della separazione;
Paura della solitudine e della distanza;
Paura di mostrarsi per quello che si è;
Senso di colpa;
Senso d’inferiorità nei confronti del partner;
Rancore e Rabbia;
Coinvolgimento totale e vita sociale limitata;
Gelosia e possessività.
Le persone con una dipendenza affettiva necessitano di un supporto psicologico al fine di sviluppare un sé indipendente in grado sia di contattare i propri bisogni sia di tollerare di rimanere solo. Si tratta in sostanza di offrire a chi soffre “d’amore” uno spazio in cui migliorare l’autostima e ricostruire la perduta fiducia in sé.
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