IL CORPO CHE PARLA: I DISTURBI SOMATOFORMI

 Nella nuova concezione olistica il corpo e la psiche non sono scissi ma sono strettamente interconnessi

Anche se ancora si fa fatica ad accettarlo, sia in ambito medico sia a livello quotidiano, si considera ormai superata la concezione cartesiana dell’uomo come essere scisso tra mente e corpo. Nella nuova unità psicofisica si ritiene per tanto che qualsiasi disagio somatico sia determinato anche da fattori psicologici. Nella nuova accezione olistica il corpo e la mente sono strettamente interconnessi così da permettere, finalmente, una riconsiderazione totale dell’uomo contro la precedente visione che poneva risalto solo sul sintomo e il corpo. Coerentemente con quanto detto, sposare appieno tale prospettiva significa considerare l’individuo al centro anche della cura e della risoluzione del suo disagio. In altri termini questo implica che il vecchio modello medico con terapie e medicine, di natura spesso incomprensibile al malato, necessita di essere superato per responsabilizzare e quindi far comprendere a chi si trova in uno stato di sofferenza come migliorare il proprio benessere psicofisico. Tra i disturbi somatoformi maggiormente studiati ed elencati nel DSM IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, 1999) ricordiamo:

  • Il Disturbo di Somatizzazione;
  • Il Disturbo Somatoforme indifferenziato;
  • Il Disturbo di Conversione;
  • Il Disturbo Algico
  • L’ipocondria
  • Disturbo di Dismorfismo corporeo

Anche se ogni patologia va trattata in modo a sé stante, si può affermare che in genere il trattamento d’elezione per i Disturbi Somatoformi è la psicoterapia, il cui compito è eminentemente quello di aiutare l’individuo a simbolizzare psicologicamente quanto è stato spostato sul piano fisico. Compito non facile se si pensa che la principale difesa di questi pazienti è proprio quella di somatizzare ogni forma di disagio psichico. Per tanto l’efficacia del trattamento dipende dalla capacità del terapeuta di creare una solida alleanza con il paziente tale da superare la resistenza al cambiamento e ad assumersi finalmente le responsabilità del proprio benessere psicofisico.

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