COME LE COPPIE VIVONO IL PERCORSO DI PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA

Iter doloroso per le coppie infertili che necessita senza dubbio di essere migliorato

Presso il Congresso della Federazione Italiana delle Società Scientifiche della Riproduzione, svoltosi a Riccione tra il 24 e il 26 Maggio del 2012, sono state presentate le indagini svolte da M. Sgarabotto, V. Tarricone, N. Monacelli, L. Barusi, volte a indagare sui percorsi esistenziali e clinici delle coppie che approdano ai centri di Procreazione Medicalmente Assistita. Al fine di individuare i punti critici all’interno del percorso PMA e di definire possibili azioni finalizzate al miglioramento dell’iter assistenziale, è stata condotta una ricerca che ha coinvolto 12 coppie in ingresso ai centri PMA di Parma e Fidenza. Scopo della ricerca era di ricostruire attraverso le narrazioni proposte dalle coppie i significati con i quali esse danno senso alla loro esperienza, ricollocandola nella loro storia di vita. Dall’indagine è emerso come i trattamenti sono descritti dalla maggior parte delle donne come faticosi, sia per le conseguenze strettamente fisiche sia per la fatica di mettere continuamente in gioco e in mostra il proprio corpo. La frequenza con i reparti di maternità è dolorosa e l’infertilità per alcuni e sentita come una “vergogna”. Durante il percorso, la relazione di coppia si modifica. Da queste dinamiche dipenderebbero anche significative differenze nella percezione della relazione con il coniuge. Risultati questi che avvalorati da ulteriori indagini dovrebbero senza dubbio essere presi in considerazione al fine di agevolare un percorso già per sé irto di difficoltà.

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