COME UN SOSTEGNO PSICOLOGICO PUO’ AIUTARE A RIDURRE I LIVELLI DI DEPRESSIONE NELLE COPPIE INFERTILI

Una psicoterapia cognitivo comportamentale sembra essere utile per modificare le percezioni negative e ad ampliare le prospettive mentali delle coppie infertili

È normale immaginare come le coppie che non riescono a concepire vivano dei sentimenti di depressione legati a un senso di perdita, a una bassa autostima, vissuti di colpa e sentimenti di inadeguatezza a volte esacerbati dalla società nella quale sono inseriti e dal loro ruolo sociale. Di fatto si è visto che la depressione sembra essere maggiore in quelle coppie che vivono in società in cui la famiglia e soprattutto la famiglia con prole acquista un’importanza rilevante. Del resto uno studio condotto in Iran (Noorbala et al., 2008), ovvero con parenti e amici che forniscono pareri e commenti sull’assenza di figli, ha trovato un elevato numero di soggetti depressi tra le coppie infertili rispetto alle coppie fertili e nello specifico sono risultate maggiormente depresse le donne anziché gli uomini ma soprattutto le donne casalinghe e con un basso livello di istruzione. Comprensibilmente, l’infertilità sembra, in altri termini, avere degli effetti più pervasivi in queste donne devastante aggravando il loro stato di isolamento e di anomia sociale rispetto per esempio a donne occupate o comunque con una maggiore istruzione in quanto può offrire loro maggiori possibilità di occupazione e di riflettere sulle loro condizioni senza autopunirsi. Lo stesso studio ha, infatti, dimostrato come tutte le donne infertili che presentavano alti livelli di depressione traevano un forte beneficio da una psicoterapia cognitivo comportamentale, risultato che  può essere spiegato da un riassetto cognitivo nelle stesse, utile a modificare le loro percezioni negative e ad ampliare le loro prospettive mentali.

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